Il teatro più bello dell'Europa orientale. Secondo la legge, il teatro ha già 207 anni come anziano tra un certo numero di sue istituzioni culturali. Odessa ha ottenuto il diritto di costruire il teatro in 1804 anno (diventando la terza città con un teatro nell'Impero russo). Il "barocco" viennese certamente stupida! Si distingue, naturalmente, il "Royal" Lodge-al centro del soppalco proprio di fronte al palco. La scena non è sufficiente-500 m2. L'ingresso al Teatro e sportelli bancomat è ora da un ingresso centrale, che non è molto conveniente. Ritornerebbe come prima-contanti sull'altro lato (un altro ingresso). Sarebbe molto comodo. La politica dei prezzi per I biglietti sono tutti felici. Il repertorio non è male-un sacco di classici. Un bellissimo edificio unico. Sicuramente uno dei primi a visitare posti a Odessa. Area curata intorno, fontane, panche. È bello camminare. Consiglio vivamente di visitare! La bellezza è straordinaria. Teatro con una lettera maiuscola. Obbligatorio per visualizzare all'interno! Non dimenticate di vedere la loro scala centrale-un'opera d'arte! Ci sono due teatri del genere! A Odessa e a Vienna. A Odessa più ricco all'interno! Il personale è cordiale. Biglietti economici per spettacoli. Il posto è unico, tenendo conto delle tendenze di oggi, per ottenere impressioni simili non c'è nessun altro, lo spirito cattura da quale lato non è andare vicino. Vicino a una grande fontana, proprio sulla strada per le scale Potemkin, in modo che perdere questa bellezza non vale nessuno-inequivocabilmente! Questo è il luogo dove tutto è scritto dall'arte e dalla storia. L'edificio e la sua architettura sono davvero belli, maestosi e pomposo. Ottima acustica. Se visiti il piano superiore, nella fila superiore, in un teatro completamente affollato (1632). Tuttavia, l'intero discorso sarà chiaramente udibile, al contrario del quadro, anche se, naturalmente, ci è voluto un po' di tempo dopo il restauro in 2007.
Grazie architetti: Felner e Gelmer, Herman Helmer, per un tale dono!
Grazie architetti: Felner e Gelmer, Herman Helmer, per un tale dono!